Costituzione
Il Parco locale di interesse sovracomunale (PLIS) del Pianalto di Romanengo e dei Navigli cremonesi è stato istituito attraverso tre deliberazioni di Giunta provinciale (116/2003, 277/2003, 332/2003) e la gestione è affidata ad una convenzione stipulata tra i comuni di Romanengo, Casaletto di Sopra, Soncino e Salvirola, la sede è stata individuata nella sede municipale di Romanengo.
Il parco
Occupa una superficie di 1.210,8 ettari e l'area protetta. all'interno del territorio comunale di Salvirola, si individua nella porzione di territorio comunale di nord est ed in prevalenza coinvolgente la cascina Albera.
Il territorio destinato a Parco abbraccia un ampio ambito territoriale coincidente, nel suo nucleo più importante, con il "Pianalto di Romanengo" che rappresenta un lembo residuale di un antico livello della pianura Padana. Tale rialzo morfologico si eleva di una decina di metri all'incirca, sul livello fondamentale della pianura.
L'area destinata a parco è ricca di caratteri paesaggistici, naturalistici e strutturali molto singolari, se non addirittura unici nell'intero territorio provinciale. Aumenta il valore naturalistico dell'area, la presenza della riserva naturale regionale del "Naviglio di Melotta" ricca di aspetti naturalistici molto importanti; importante è inoltre la presenza nel comune di Soncino delle ex cave Danesi, ovvero bacini idrici di diverse ampiezze, risultanti da passate attività estrattiva ed ora completamente rinaturalizzati seguito della spontanea ripresa della vegetazione circostante, sia acquatica che riparia, oltre che per opera di ripristini mirati.
Ricca si presenta l'idrografia dell'area, con il Naviglio Civico di Cremona, il Naviglio Pallavicino, il Naviglio di Melotta e un fascio di corsi d'acqua di diseguale importanza, nonché le frequenti risorgive. Rilevante è anche la varietà faunistica favorita dalla rilevante qualità ambientale dei luoghi e dalla loro non comune diversità, come le numerose zone boscose, le fasce alberate, le siepi e i filari interpoderali.